La ciliegina sulla torta
Cosa resta dopo aver eliminato il caos in classe? Il nirvana?
Per niente. Spesso resta l’insoddisfazione.
Quando si riesce a rasserenare una classe turbolenta (si è possibile) quel che accade dopo lo stupore e l’incredulità spesso è… l’insoddisfazione.
L’insoddisfazione?
Sì, perchè se riusciamo a calmare una classe irrequieta e poi continuiamo fare scuola come 10, 20 oppure 3 anni fa, a poco serve eliminare il caos in classe.
Assaggiare la torta più buona è inutile se su quella torta campeggia trionfale LA ciliegina più rossa e questa resta inafferrabile.
Riuscire a rasserenare una classe turbolenta significa aprire una porta, ma poi quella porta bisogna attraversarla perchè oltre la soglia ci aspetta qualcosa di bello. Ma che non può essere ottenuto con gli stessi metodi di prima della pandemia. Non è giusto per i nostri alunni ma, sopratutto, non è giusto per noi.
Non possiamo tornare al come prima, come sempre.
Come non fosse successo nulla.
Non possiamo tornare a fare scuola come prima del Covid-19
Nelle prossime settimane molte cose cambieranno nei nostri progetti e nelle nostre proposte formative. Se prima del 2020 il centro era “eliminare il caos in classe” ora è solo il primo passo verso un obiettivo specifico e concreto:
Stare meglio in classe con i nostri alunni mentre facciamo insieme uno dei giochi più belli del mondo: imparare. E vale per tutti: dalle scuole primarie al liceo. Chi l’ha sperimentato lo può confermare.
Abbiamo già proposte, prototipi, che vanno in questa direzione ma vogliamo affinarli, testarli a partire dalle esperienze di chi è ogni giorno in classe.
Per questo ti chiedo una mano
Se anche tu sei di “quelli strani”, di quelli che non si accontentano, e fa quel che può per tentare di cambiare le cose nel suo piccolo (che è grande) aiutaci partecipando al questionario che ti propongo qui:
Leggerò personalmente ogni risposta e, se necessario, risponderò. Ti aggiornerò con i risultati che arriveranno.
Per noi è un grande aiuto per “aggiustare il tiro” e preparare proposte concrete e non teoriche, astratte e magari fatte solo per obbligo imposto dall’istituzione.
Grazie mille,
Prof. Mauro