Da una conversazione con Marina Pompei ne esci sempre arricchito. Da un po’ ho l’obiettivo di ricavarmi tempo per un dialogo comodo con chi può condividere la sua esperienza in modo utile ad altri. Marina è la prima di questa serie di interviste.
Tra l’altro lei è una delle persone che hanno aiutato il progetto Eliminare il Caos in classe a muovere i primi passi. Quasi non ci credevo neppure io alla risposta dei ragazzi a strumenti come il Casinometro o l’Appello includente. Eppure i risultati erano davanti ai miei occhi ogni giorno. Sono stati i miei studenti a convincermi che la strada era quella giusta. Insieme a persone come Marina, Maurizia, Marcello, Mauro e tanti altri che ho incontrato sulla mia strada all’inizio di questo percorso.
Ascoltare senza distrazioni
Qualche tempo fa ho avuto il desiderio di chiacchierare con lei per farle delle domande e ascoltare le sue risposte senza distrazioni, fuori dal tempo del caos della quotidianità che spesso ci frulla come fossimo nella centrifuga della lavatrice. Sono emersi spunti sorprendenti. Ne cito solo alcuni:
la forza delle domande, del non vergognarsi a chiedere aiuto quando si è in difficoltà
l’esperienza di chi è venuto prima di noi e ha attraversato tempi drammatici e da cui l’umanità è sempre uscita. Perché non possiamo farcela, una volta ancora, oggi?
la semplicità e la forza creativa dell’esperienza quotidiana in classe. Marina è stata insegnante e il mix delle sue esperienze professionali è concretamente utile ai docenti
La sorpresa: la respirazione specifica dell’appello
E poi, la sorpresa più grande è stata, a un certo punto, quando Marina ha corretto e migliorato una delle proposte che compaiono nel mio libro: la tecnica chiamata Appello includente. In pratica durante l’intervista spiega il come e il perché questo tipo di appello è una pratica semplice che aiuta a migliorare il clima in classe ma, se gli si associa una respirazione specifica, come lei ci mostra, diventa ancora più efficace.
Il mio consiglio
Prenditi un tempo comodo. Da solo, con amici, o in famiglia. Prova ad guardare il video. E a mettere in pratica i consigli di Marina quando la pressione diventa troppo alta e lo stress sembra impossibile da sopportare.
Ah, e poi, c’è il libro “Diario di classe 1941-42” di cui è autrice e riguarda l’esperienza della maestra Eugenia durante la seconda guerra mondiale a Roma. È un libro importante, da cui trarre, anche da lì, la forza per fare domande per cercare le risposte nei momenti difficili.
Un libro da leggere e da regalare.
Questa intervista è anche il mio modo per ringraziare Marina per averlo scritto.
Prof. Mauro
www.eliminareilcaos.it
Sei interessato a uno dei nostri prossimi corsi? Eccoli qui:
Lunedi 7 dicembre inizia "Dall'inclusione alla motivazione di tutta la classe con CAA e UDL"
Lunedi 12 dicembre inizia "La gestione dei conflitti e delle dinamiche di gruppo in classe"
[Intervista] Uscire dal loop con strumenti pratici