[Intervista] L'etica e la consapevolezza per uscire dal caos dell'intelligenza artificiale a scuola e non solo
Etica e Intelligenza Artificiale: come trovare la giusta strada nel labirinto tecnologico senza perdere di vista la nostra umanità.
Ciao!
molti amici si stupiscono del mio recente interesse per le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA) in classe. La ragione è molto semplice:
o impariamo a usare l’IA in modo consapevole o ne saremo travolti
Tra la prima e la seconda possibilità preferisco la prima. Questo è un mio post recente sul tema ma è solo la punta dell’iceberg che sul Fatto Quotidiano non è possibile approfondire. Per chi è interessato lo faccio qui.
Chiamarsi fuori è lecito
Chiamarsi fuori dall’accelerazione che l’IA sta imprimendo alla nostra società è lecito. A patto che si decida di eliminare dalla propria vita quell’oggetto chiamato smartphone: perché è li che sono inserite le applicazioni peggiori dell’IA: quelle che creano la dipendenza da questi oggetti in giovani e adulti. Teniamo presente che TUTTO quello che consumiamo in modo digitale oggi può creare dipendenza:
i giochi,
i film, le serie e le storie
i social network
le chat di ogni tipo
i libri (incredibile ma vero, anche i libri! Per approfondimenti sul tema vedi qui)
ogni cosa che facciamo con lo smartphone potenzialmente può generare dipendenza
Le ricerche dicono che il 90% delle persone trascorre la propria vita a meno di 1 metro dal proprio smartphone che è diventato una vera e propria protesi.
Dovremmo tenerlo presente quando ci stupiamo delle reazioni estreme che suscitiamo quando lo ritiriamo ai nostri figli o studenti. Forse “prima” di ritirarlo dovremmo anche chiederci a “come” siamo arrivati a questo punto. E poi sì, certamente, ritirarlo ma sapendo che si tratta di una protesi vitale. Dobbiamo farlo con delicatezza.
Uscire dalla tecnologia è come passare per la cruna dell’ago
La dipendenza da tecnologia in giovani e adulti è così imponente che siamo costretti a utilizzare ogni strumento per cercare di salvarci la vita. L’IA peggiorerà la situazione ma, paradossalmente, potrebbe anche aiutarci se riusciamo a sviluppare la nostra consapevolezza quando siamo in relazione con qualcuno e questa relazione è mediata dalla tecnologia. In classe, ma non solo.
L’IA è, forse, l’unica possibilità per aiutare chi è nato circondato dalla tecnologia (= i nostri alunni) e non ha alcuna esperienza di un altro mondo possibile. Quello che, invece, molti di noi vecchi hanno sperimentato da bambini e ragazzi.
L’Intelligenza Artificiale aumenta la concentrazione (se sai come usarla)
I primi esperimenti - anche miei personali - dicono che l’IA utilizzata in modo consapevole può aumentare la concentrazione. Molti esperti di educazione in giro per il mondo che stanno sperimentando sul campo - cioè su se stessi - confermano questa tendenza. Per esempio la newsletter del Prof. Ethan Mollick è fonte gratuita di suggerimenti pratici utili per sé e per le proprie classi.
Aumentare la nostra consapevolezza è l’unica cosa che possiamo fare per contrastare l’accelerazione verso la passività e la dipendenza. È anche l’unica possibilità per tentare di creare un mondo migliore per chi lo abiterà dopo di noi.
Sempre che abbiamo intenzione di lasciarglielo.
Nuovo Podcast!
Etica e Intelligenza Artificiale: creare un futuro tecnologico all'insegna dei valori umani
Quando arriva uno sconvolgimento nella nostra società - perchè è questo che l’IA sta determinando - possiamo accettarlo incondizionatamente, rifiutarlo a priori oppure… cominciare a fare domande. Ho iniziato a farlo con Roberto Pasini che lavora in un'azienda del settore sanitario che già utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare le diagnosi.
È una conversazione dove abbiamo affrontato gli aspetti problematici dell'AI, aspetti su cui molti si interrogano per comprendere meglio il futuro che ci aspetta. E anche sulla necessità urgente di sviluppare un’etica dell'AI, ma anche dell'effetto dell'AI sulla produzione di arte e cultura.
Trovi il post su Youtube qui e su tutte le piattaforme di podcast!
Dimenticavo! Roberto Pasini è anche l’autore della più famosa Guida allo Spritz di tutta internet. C’è moltissima intelligenza umana in questo libro. Da leggere e sperimentare!
E tu cosa ne pensi?
Per questo sono curioso di scoprire quello che pensa su questo argomento chi ogni giorno la scuola la fa. Vorrei ascoltare la voce di chi dentro le aule può utilizzare anche questa tecnologia per creare un clima migliore per sé i propri alunni. Oppure il contrario. Mi interessa quello che pensi tu. Grazie se vorrai dedicare alcuni minuti del tuo tempo per rispondere.
Prof. Mauro